Successo a Monaco di Baviera con ospiti Francesco Piras e Lea Gramsdorff
Bella serata quella del 18 settembre 2019 all’Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera in compagnia del cinema sardo.
La presenza in sala di Francesco Piras e Lea Gramsdorff, rispettivamente regista e interprete de "Il nostro concerto", il cortometraggio vincitore del concorso Visioni Sarde, ha ulteriormente impreziosito l'incontro. All'evento, voluto e organizzato dall'Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con Monacorti, è accorso infatti un pubblico numeroso per dialogare con l'autore e l'interprete di un film che si dipana proprio tra la Sardegna e la Germania.
Antonio (Giorgio Biolchini Valieri) è un pensionato cagliaritano che trascorre il suo tempo nelle chat-room cantando i classici della canzone anni sessanta. Incontra Karen (Lea Gramsdorff), una pianista tedesca, e tra i due nasce un'amicizia. Per reinterpretare "Il cielo in una stanza" di Gino Paoli decidono infine di suonare assieme, rispettivamente in una stanza di Cagliari e in una stanza di Berlino. La magia della musica sembra che riesca ad azzerare le distanze tra due persone fisicamente lontane. Antonio, completamente ignaro della complicata vicenda personale di Karen, sogna di potersi esibire con lei, dal vivo, in un vero concerto. Le regala un biglietto aereo Berlino-Cagliari invitandola a raggiungerlo nella sua calda e assolata città di mare...
Anche gli altri film della rassegna, peraltro, sono stati accolti con grande interesse e commozione. Applausi scroscianti sono stati tributati con pari calore a "Sonus" di Andrea Mura, "Spiritosanto - Holy spirit" di Michele Marchi, "The wash - La lavatrice" di Tomaso Mannoni, "Warlords" di Francesco Pirisi, "Eccomi (Flamingos)" di Sergio Falchi, "La notte di Cesare" di Sergio Scavio, "Dans l'attente" di Chiara Porcheddu e "L'unica lezione" di Peter Marcias.
La rassegna cinematografica Visioni Sarde è un progetto della Regione Sardegna - Assessorato del Lavoro realizzato dal Circolo "Su Nuraghe" di Alessandria con il sostegno di Sardegna Film Commission per dare visibilità alle pellicole isolane e far conoscere nel mondo la cultura sarda.
source: www.cinemaitaliano.info , www.facebook.com
"Il Nostro Concerto" premiato al Figari Film Fest
Il Premio Rai Cinema è stato assegnato a “Il nostro concerto” di Francesco Piras.
Il film, che sarà trasmesso su tutte le piattaforme Rai, racconta di Antonio (interpretato da Giorgio Biolchini), un pensionato che trascorre il suo tempo nelle chat-room cantando i classici della canzone italiana. Quando incontra una pianista tedesca (Lea Gramsdorff) tra i due nasce una tenera amicizia.
Oltre ad essere entrato nella cinquina dei David di Donatello 2019, “Il nostro concerto” può fregiarsi del Primo Premio”Visioni Sarde nel mondo”, dei premi Miglior Attrice e Miglior Fotografia al Formia Film Festival 5 e del premio Miglior Cortometraggio Europeo Gold Elephant World della Giuria Giovani al Catania Film Fest 2019.
A Lea Gramsdorff il premio miglior attrice al Formia Film Festival
Il 25 maggio 2019 si è conclusa la 5 edizione del Formia Film Festival.
La Giuria di qualità del festival internazionale di cortometraggi ha assegnato i seguenti premi:
Miglior cortometraggio italiano: La gita di Salvatore Allocca
Miglior cortometraggio internazionale: Inanimate di Lucia Bulgheroni
Miglior attrice: Lea Gramsdorff (Il nostro concerto)
Miglior attore: Giorgio Colangeli (Departures)
Miglior regia: Brando Bartoleschi (Elias)
Miglior sceneggiatura: Lorenzo Tiberia, Armando Maria Trotta (La regina si addormenta dove vuole)
Miglior fotografia: Francesco Piras (Il nostro concerto)
Miglior montaggio: Marco Spoletini (La gita)
Miglior colonna sonora: Roberto Raziel Graziani (Aggrappati a me)
Menzione speciale miglior attrice esordiente: Miriam Fauci (Aggrappati a me)
"Exodus 4", le carte nautiche di Lea Gramsdorff come tracce di un'umanità senza pace
Raffaella Venturi

Anche la mostra "Exodus 4", curata da Efisio Carbone, quarta tappa sulla ricerca sull'esodo che Gramsdorff ha iniziato nel 2012, e che ha visto mostre a Cagliari, Berlino e Tel Aviv, è una
Lea parla di Exodus.4
Exodus.4 si arricchisce di un'installazione, praticamente le figure umane che fino a questo momento avevo solo disegnato diventano in qualche modo tridimensionali, quindi escono dalle carte e invadono lo spazio. Questa installazione è stata creata apposta per il museo MEA: è composta da qualcosa come 500 piccole figure in cammino, che si relazionano a quest'opera di Simone Dulcis che è già stata esposta al MAN di Nuoro per una mostra dal titolo CoNnaissance, che racconta il rapporto tra terra, cielo, cosmo, essere umano. Queste sono tele che l'artista ha concepito insieme alla natura, nel senso che su queste tele ci sono gli interventi degli elementi naturali, oltre agli interventi dell'artista.
È un argomento che quasi mi accompagna e quasi mi ossessiona. La parola "Exodus" mi affascina sin dall'infanzia, proprio per l'importanza del suono di questa parola, che ha in sé qualcosa di epico e qualcosa di definitivo. Sono partita da una ricerca sul capitolo della Bibbia, il libro dell'Esodo, cercando di farne una parabola che potesse attraversare la storia e arrivare sino a noi.
Exodus.4 al Terre di Confine FilmFestival
Questa mostra, presentata da Efisio Carbone, costituisce la quarta tappa della ricerca sul tema dell’esodo iniziato nel 2012 con la mostra “Exodus” presso lo Spazio In)visibile di Cagliari a cura di Ines Richter, sviluppatosi poi nel 2014 in occasione della bi-personale con Simone Dulcis dal titolo “Temporaneo e Permanente” a Berlino, presso la galleria Schillerstrasse106, a cura di Efisio Carbone, Alessandra Menesini e Inés Richter, e approdato nel 2016 nella mostra “Exodus.3” a Tel Aviv a cura di Doron Polak e Efisio Carbone.
Le opere presentate sono realizzate su carte nautiche in cui la geografia viene riscritta e attraversata da centinaia di figure umane miniaturizzate.
In questa quarta edizione, il lavoro viene arricchito di un’installazione dal titolo “Somewhere a way”, realizzata in collaborazione con l’artista Simone Dulcis, il quale presta al progetto un dittico su tela realizzato nel 2012 ed esposto precedentemente presso il Museo MAN di Nuoro nella personale “Co-Naissance” ospitata dalla rassegna 'Caratteri Ereditari e Mutazioni Genetiche'.
Asuni
Museo dell’Emigrazione
15/31 marzo
"Il Nostro Concerto" a Visioni Italiane
Al film è stato assegnato il primo premio per la sezione Visioni Sarde da una giuria composta da Bruno Mossa, Franca Farina, Alberto Masala, Sergio Naitza, Paolo Pulina, Alberto Venturi, Antonello Zanda, Davide Zanza, con la seguente motivazione:
«si segnala per la capacità di raccontare, con maturità stilistica e buona tecnica, il delicato rapporto fra due solitudini unite dal web, lasciando trasparire, in una messinscena visivamente efficace, un gioco di raffinate psicologie che arriva - complice la musica, che è protagonista sotterranea - al cuore dello spettatore.»
Lea Gramsdorff in finale al David di Donatello con "Il nostro concerto"
L'opera del cagliaritano, intitolata "Il nostro concerto", in lizza per la prestigiosa statuetta
source: L'Unione Sarda