Lea parla di Exodus.4

 

Exodus.4 si arricchisce di un'installazione, praticamente le figure umane che fino a questo momento avevo solo disegnato diventano in qualche modo tridimensionali, quindi escono dalle carte e invadono lo spazio. Questa installazione è stata creata apposta per il museo MEA: è composta da qualcosa come 500 piccole figure in cammino, che si relazionano a quest'opera di Simone Dulcis che è già  stata esposta al MAN di Nuoro per una mostra dal titolo CoNnaissance, che racconta il rapporto tra terra, cielo, cosmo, essere umano. Queste sono tele che l'artista ha concepito insieme alla natura, nel senso che su queste tele ci sono gli interventi degli elementi naturali, oltre agli interventi dell'artista.

È un argomento che quasi mi accompagna e quasi mi ossessiona. La parola "Exodus" mi affascina sin dall'infanzia, proprio per l'importanza del suono di questa parola, che ha in sé qualcosa di epico e qualcosa di definitivo. Sono partita da una ricerca sul capitolo della Bibbia, il libro dell'Esodo, cercando di farne una parabola che potesse attraversare la storia e arrivare sino a noi.