Lea Gramsdorff interpreta Sergio Atzeni al MusaMadre Festival

 

Nell'antico borgo medievale disabitato di Rebeccu, nel territorio di Bonorva, l'arte incontra il richiamo alle origini con la seconda edizione del festival "MusaMadre - Suoni/Corpi/Visioni".

Il progetto del Comune di Bonorva, finanziato dalla Fondazione Banco di Sardegna, diretto da Valeria Orani e organizzato dall'Associazione Enti Locali per gli Spettacoli, rianimerà il borgo dall'1 al 6 agosto, trasformando strade e case in un teatro naturale con le performance di artisti provenienti da varie discipline delle arti: visive, performative, musicali e cinematografiche.

Il cartellone propone laboratori, residenze artistiche, spettacoli musicali, reading, proiezioni cinematografiche, con artisti del calibro di Maurizio Rippa, Claudio Sanna e Paolo Pastorino, Federica Fracassi e Lamberto Curtoni, Monica Nappo, Lea Karen Gramsdorff e Simone Dulcis. E ancora lungometraggi, documentari e incontri in terrazza con vari artisti e una stazione radio web itinerante, un piccolo studio mobile che vuole raccontare gli eventi culturali spostandosi da un luogo all'altro.

    MusaMadre si chiuderà il 6 agosto con il concerto Family Album di Adele Madau.

Ecco la presentazione del Festival: 

"Volti Riflessi" Ritratti e autoritratti in dialogo con Anna Cabras Brundo


Venerdì 15 luglio apre al pubblico al Centro Comunale d’Arte e Cultura Il Ghetto "Volti Riflessi. Ritratti e autoritratti in dialogo con Anna Cabras Brundo", mostra curata da Marta Cincotti e Simone Mereu e realizzata dall’Associazione Culturale Auravisiva con il contributo della Fondazione di Sardegna e il patrocinio del Comune di Cagliari. 

La mostra racconta il genere dell’autoritratto e del ritratto, partendo dalle opere pittoriche di Anna Cabras Brundo (Cagliari 1919 – 2008), messe in relazione con una serie di autoritratti di artisti contemporanei sardi che hanno abbracciato con entusiasmo il progetto. La Cabras Brundo, nota principalmente come scultrice, in pittura ha sempre prediletto il genere del ritratto e la selezione delle opere presenti in mostra – circa 50 tra ritratti e autoritratti – restituisce un quadro completo e eterogeneo dell’attività pittorica dell’artista. «Una collezione privata di opere intime – raccontano i curatori – e una rara occasione per vederle insieme esposte pubblicamente in una mostra che, ancora una volta, racconta un aspetto dell’artista cagliaritana, certamente nota al pubblico cittadino, ma che, come ogni artista, non si può conoscere davvero se ci si limita alla sua principale produzione».


Ad aprire il percorso espositivo sono le opere di sedici artisti oggi attivi in Sardegna: Francesco Amadori, Giulia Baita, Mariano Chelo, Francesco Cogoni, Giorgio Corso, Mara Damiani, Simone Dulcis, Lea Karen Gramsdorff, Stefano Masili, Maria Grazia Medda, Alessandro Melis, Simone Mereu, Leo Pes, Laura Saddi, Franco Sale Musio, Rosaria Straffalaci, cui si aggiunge Costan Porcu. Il visitatore, nel percorso degli spazi articolati del Ghetto, troverà autoritratti figurativi ed astratti, tecniche di vario tipo, da quelle tradizionali alle contaminazioni o ancora il ricorso a video o opere di Mobile Art: un caleidoscopio di colori, forme e soluzioni linguistiche che, nella consapevolezza di non poter essere esaustivi, tentano, nel loro star assieme, di rappresentare il ricco ed effervescente ambiente artistico della scena sarda contemporanea, in quanto l’autoritratto è intimo e personale, una libera rappresentazione di sé destinata primariamente a se stessi.

Durante il mese di settembre si svolgerà un ciclo di conferenze d’arte e incontri con artisti e curatori sui temi della mostra. La mostra rimarrà sarà visitabile fino al 2 ottobre 2022.