"Exodus 4", le carte nautiche di Lea Gramsdorff come tracce di un'umanità senza pace

"Exodus 4", le carte nautiche di Lea Gramsdorff come tracce di un'umanità senza pace

Raffaella Venturi
(L'Unione Sarda, 28 marzo 2019)


Di motivi per andare ad Asuni ce ne sono tanti, questo piccolo centro della Brabaxiana è circondato da pareti calcaree a picco su anse fluviali, grotte, nuraghi, menhir. Fino al 31 marzo se ne aggiunge uno ed è la mostra "Exodus 4" in corso al Mea, Museo dell'emigrazione di Asuni, che propone lavori di Lea Gramsdorff e un'istallazione della stessa artista, che è anche attrice, insieme a Simone Dulcis. Mostra inserita nella XII edizione di "Terre di confine filmfestival", diretto da Marco Antonio Pani, che proprio ad Asuni trova ideale collocazione nella cornice di un museo architettonicamente ineccepibile, sobrio e bianco.
Anche la mostra "Exodus 4", curata da Efisio Carbone, quarta tappa sulla ricerca sull'esodo che Gramsdorff ha iniziato nel 2012, e che ha visto mostre a Cagliari, Berlino e Tel Aviv, è una

Lea parla di Exodus.4

 

Exodus.4 si arricchisce di un'installazione, praticamente le figure umane che fino a questo momento avevo solo disegnato diventano in qualche modo tridimensionali, quindi escono dalle carte e invadono lo spazio. Questa installazione è stata creata apposta per il museo MEA: è composta da qualcosa come 500 piccole figure in cammino, che si relazionano a quest'opera di Simone Dulcis che è già  stata esposta al MAN di Nuoro per una mostra dal titolo CoNnaissance, che racconta il rapporto tra terra, cielo, cosmo, essere umano. Queste sono tele che l'artista ha concepito insieme alla natura, nel senso che su queste tele ci sono gli interventi degli elementi naturali, oltre agli interventi dell'artista.

È un argomento che quasi mi accompagna e quasi mi ossessiona. La parola "Exodus" mi affascina sin dall'infanzia, proprio per l'importanza del suono di questa parola, che ha in sé qualcosa di epico e qualcosa di definitivo. Sono partita da una ricerca sul capitolo della Bibbia, il libro dell'Esodo, cercando di farne una parabola che potesse attraversare la storia e arrivare sino a noi. 


Exodus.4 (making of)



(photos: Sofia Lai Gramsdorff)







Exodus.4 al Terre di Confine FilmFestival

La XII edizione di terre di confine filmfestival, “La libertà: Cile-Sardegna, andata e ritorno” avrà luogo nel marzo 2019 sotto la direzione artistica di Marco Antonio Pani, e si svilupperà con proiezioni, incontri, mostre e concerti nelle cinque sedi del festival: Cagliari, Solarussa, Alghero, Sassari, Asuni.

Tra il 15 e il 31 marzo presso il Museo dell'Emigrazione di Asuni sarà possibile visitare la mostra Exodus.4 di Lea Gramsdorff.






Questa mostra, presentata da Efisio Carbone, costituisce la quarta tappa della ricerca sul tema dell’esodo iniziato nel 2012 con la mostra “Exodus” presso lo Spazio In)visibile di Cagliari a cura di Ines Richter, sviluppatosi poi nel 2014 in occasione della bi-personale con Simone Dulcis dal titolo “Temporaneo e Permanente” a Berlino, presso la galleria Schillerstrasse106, a cura di Efisio Carbone, Alessandra Menesini e Inés Richter, e approdato nel 2016 nella mostra “Exodus.3” a Tel Aviv a cura di Doron Polak e Efisio Carbone.
Le opere presentate sono realizzate su carte nautiche in cui la geografia viene riscritta e attraversata da centinaia di figure umane miniaturizzate.


In questa quarta edizione, il lavoro viene arricchito di un’installazione dal titolo “Somewhere a way”, realizzata in collaborazione con l’artista Simone Dulcis, il quale presta al progetto un dittico su tela realizzato nel 2012 ed esposto precedentemente presso il Museo MAN di Nuoro nella personale “Co-Naissance” ospitata dalla rassegna 'Caratteri Ereditari e Mutazioni Genetiche'.


Asuni
Museo dell’Emigrazione
15/31 marzo