"Horror Vacui" - visita esclusiva al caveau di T. H. E. Forest


In occasione delle feste natalizie, il noto collezionista Thomas H. E. Forest concede per pochi giorni la possibilità, ai fortunati che interverranno, di visitare il suo caveau dove custodisce gelosamente una pregevolissima collezione d'arte. Le opere appartengono esclusivamente agli artisti Dulcis, Fanni, Gramsdorff, Pitturru, Atzeni e sono state raccolte nell'arco di una vita prediligendo il piccolo formato.
Mister Forest vive un'esistenza solitaria dominata dalla necessità di accumulare opere d'arte.
Una volta acquistate egli le sistema nella sua stanza-cassaforte che chiama, con una certa soddisfazione, Wunderkammer.
Questa ossessione lo tiene lontano dal mondo. Sappiamo molto poco della sua vita, probabilmente la sua fortuna finanziaria deriva da intelligenti investimenti in borsa anche se comunque appartiene

"THree – Oltre il tempo"

Al T Hotel di Cagliari, dal 5 dicembre al 19 gennaio 2014, 
gli alberi diventano protagonisti della mostra THree – Oltre il tempo.

A cura di Marco Peri, Tramare e T-Art, la mostra nasce dall’incontro di due itinerari espositivi accomunati dall’Albero come medium con cui indagare le relazioni e sensazioni che ci legano al mondo della Natura.

Artisti di tre diverse generazioni offrono ai sensi del visitatore un percorso in cui la relazione tra essere umano e natura diviene ambientazione per un racconto visivo e metafora di un movimento di evoluzione e trasformazione che accomuna entrambi gli universi.

Le opere si confrontano sulla

“Badanti”: dal reportage al palco

(ph N. Castangia)

Roberta Sanna
(La Nuova Sardegna, 11 dicembre 2013)

“Badanti - Storie di chi si prende cura dei nostri affetti più cari” di Elisabetta Podda, usciva circa un anno fa, per raccontare le vive testimonianze delle donne che arrivano nell’isola dai Paesi dell’est, e quelle delle famiglie che a loro demandano la cura dei propri cari. Ora quel reportage di vicende dolorose, ma anche di riscatto, è divenuto, con il debutto di giovedì scorso nella Stagione del teatro delle Saline, uno spettacolo firmato dall’autrice e validamente interpretato. Si stagliano su panorami sgranati i monologhi delle protagoniste, quasi sottratte da una spersonalizzante quotidianità per essere ascoltate in un altrove più attento e umano. Dalla riva di un fiume, sotto una nevicata nel bosco, sullo sfondo del mare, ci arrivano le loro parole, che a tratti si animano,

"Badanti": Intervista a Lea Karen Gramsdorff



Ci parli del tuo personaggio?
Interpreto due personaggi: Olga, che è una badante ucraina, e Maria, badante russa.
(ph N. Castangia)
Ritrovo in questi personaggi la mia stessa forte resistenza caratteriale agli eventi e agli urti della vita, sono personaggi che non mollano nonostante tutti i drammi quotidiani.

Qual è il personaggio col quale hai più rapporti in scena?
Direi con me stessa. I miei sono personaggi con monologhi nei quali si affrontano i loro drammi esistenziali.

Come va con i colleghi?
Clima ottimo, ci stimiamo tutti reciprocamente.

Come la immagini la vita degli anziani?
È un mondo separato, lontano, che non conosci fin quando non ci entri in relazione.

Che idea ti sei fatta del mondo delle badanti?
È come una comunità loro, autosufficiente.

Qual è la tua passione nella vita quotidiana?

"Badanti" al Teatro delle Saline

(ph N. Castangia)

Tratto dall'omonimo libro pubblicato a gennaio per Imprimatur Editore (un marchio di Francesco Aliberti), lo spettacolo si sviluppa come un'inchiesta sul mondo delle badanti e degli anziani non autosufficienti. Vicende reali raccolte con amore e sensibilità per un insieme drammaturgico avvincente e toccante. Storie vere che tratteggiano la vita delle badanti in Italia, delle famiglie che accudiscono e delle relazioni che intrecciano i loro destini con quelli delle persone per cui lavorano. Storie a volte dure ma comunque animate da un gran senso di umanità e solidarietà sociale.