"Come uno s-piazzamento"
(testo critico di Maurizio Memoli)

Si tratta di uno spazio relazionale tra oggetti e soggetti che “passano”, che lo attraversano (donne, uomini, ma anche tram, auto, uccelli, cani randagi…) e quelli che la formano, che compongono lo scenario (donne e uomini, e poi case, tetti, statue, biancherie…).
Tra gli uni e gli altri si forma un “patto impalpabile” in cui l’uno è anche l’altro in un gioco di ridondanze tra appartenenze d’identità collettiva, comunitaria, politica, plurale ma anche individuale, familiare, singolare.
Nell’istallazione Tramonto Italiano m’è parso di poter vivere questo patto, di poter vedere i miei concittadini, i vicini di casa, quelli simpatici e quelli antipatici, quelli che odio e quelli che amo. M’è parso di vedere la finestra da cui mi affaccio e quella di fronte, m’è apparsa la luce della strada di alcune serate d’estate e il loro rumore soffocato di televisione diffusa. M’è parso di immaginare le grida lontane di un quartiere non ancora assonnato e che, peraltro, era proprio lì, a