"Monumento alle lacrime"

MONUMENTO ALLE LACRIME
opera-istallazione di Simone Dulcis e Lea Gramsdorff
dedicata alla Cripta di Santa Restituta
a cura di Efisio Carbone


In occasione della mostra ELEGIA, inaugurata presso la Cripta di Santa Restituta a Cagliari e visibile fino al 28 ottobre tutti i giorni dalle ore 10 alle 17, gli artisti Simone Dulcis e Lea Gramsdorff hanno realizzato, tra le dieci istallazioni site-specific, un lavoro su tela che riassume e sintetizza straordinariamente la relazione tra spazio, storia, memoria di un luogo così suggestivo come la cripta.
Quest'opera sarà presentata al pubblico in occasione della giornata del contemporaneo AMACI e per tutto il week-end. Sarà inoltre esposta una serie di bozzetti inediti relativi alla preparazione della mostra ELEGIA.

Monumento alle lacrime si presenta come fulcro del percorso: una tela colossale, di oltre sette metri, dalla forza pittorica straordinaria, un ponte tra terreno e spirituale, massima ispirazione dei due artisti che sembrano tenersi le mani in volo, come dentro un quadro di Chagall, mentre sotto ogni cosa scorre trascinata da quelle leggi di gravità su cui loro son riusciti a trionfare. Risulta davvero incredibile una tale sintesi poetica concessa generosamente a un progetto comune, al punto da poter sostenere che il meglio di entrambi gli artisti si è fuso su questa tela.
Il lavoro si snoda lungo una superficie interamente scritta da Lea Gramsdorff ispirata dalle pareti incise di nomi e di date del luogo sacro, a ricordare il bisogno di lasciare traccia di chi si rifugiava nel '43 in attesa che i bombardamenti cessassero; lentamente le scritte diradano verso i cieli sublimi di Simone Dulcis ormai sacralizzati nei tondi di cupole rovesciate, un viaggio ascensionale dal fisico al metafisico che annulla il respiro per colpire dritto al cuore.

Elegia è un'unica opera in dieci istallazioni che Simone Dulcis e Lea Gramsdorff dedicano alla Cripta di Santa Restituta, spazio sacro, luogo di fede, di vita, di morte, di storia, chiuso impolverato, insalubre sotterraneo di pietra scavata e scolpita in altari su cui mani giunte pregarono disperatamente in quel lontano '43 quando, storditi dal roboante suono delle bombe, donne, bambini e uomini smarrirono i sorrisi della quotidianità.
Simone Dulcis e Lea Gramsdorff che hanno scoperto nel lavoro a quattro mani un momento di riflessione comune risolto, in pittura, in forme complementari armonico-melodiche, realizzano un numero di stazioni creando un percorso preciso, un viaggio nel profondo, un canto orfico, una discesa, che è anche fisica, verso luoghi della memoria dove raccogliersi per ritrovare se stessi.


12-13-14 ottobre
h 19/21

Spazio InVisibile
Via Barcellona 75, Cagliari