"Sono nata dalla luna"

Dietro questo misterioso nome, si cela uno spettacolo aereo di teatro-circo diretto e interpretato da Virginia Viviano.

Ispirato a "La distanza dalla luna" di Italo Calvino, "Sono nata dalla luna" è un magico viaggio in assenza di gravità in cui tutto diventa possibile. Contact, trapezio, tessuto aereo, giochi di fuoco, uniti alla poesia di immagini oniriche e all’esibizione del musicista Roberto Deidda (chitarra acustica).

Ispirate al sogno e alla luna, verranno inoltre esposte nel foyer del teatro alcune opere della giovane pittrice Lea Gramsdorff.

Completa il programma della serata-evento, l'animazione circense "Flou Suspance" con acrobati e giocolieri di Maccus su basi musicali di Dj Young.

L'associazione Maccus, la cui direttrice artistica è Virginia Viviano, ha già prodotto gli spettacoli
"Ulisse al Circo" nel 2002 e co-prodotto nel 2004 con Teatro di Sardegna "Fellini e gli altri clown".

SONO NATA DALLA LUNA
Da un racconto di Italo Calvino

• Spettacolo di teatro circo di Virginia Viviano
• Produzione L’EFFIMEROMERAVIGLIOSO
• Musiche dal vivo con Chiara Vittone all’Arpa e Loredana Cabras al Flauto Traverso
• Luci Stefano De Litala Costumi Marco Nateri
• Regia Maria Assunta Calvisi

Descrizione dello spettacolo
È la storia di una ragazza dei nostri giorni che per una serie di incredibili vicissitudini è stata concepita sulla luna quando con dei piccoli saltelli era ancora possibile salirvi sopra.
Infatti allora essa era talmente bassa che quasi si bagnava nel mare, e tutti pesci, i polpi e gli uomini venivano catturati dalla sua forza di attrazione.
C’erano la moglie del capitano con lunghe braccia d’argento che suonava l’arpa, la piccola XLHTLX, il vecchio QFWFQ e altri ancora, tutti golosissimi del latte lunare.
Una nota malinconica e romantica attraversa tutta la scena per la terribile sensazione di non poter più vivere ed esser felici su questa terra, troppo affollata di “cose inutili” e da dove la Luna non si vede quasi più.


Note di regia
"Sono particolarmente affezionata a Calvino, che con il suo linguaggio semplice ed efficace riesce come pochi ad unire il fantastico al quotidiano, nel costante tentativo di rimetterci in contatto con la nostra immaginazione, essenziale per l’esistenza.


Ho usato il suo racconto per creare un personaggio completamente inedito con il quale poter comunicare gioie e frustrazioni del nostro tempo.
L’uso della musica dal vivo e di alcune tecniche circensi vuole soddisfare l’intento di evocare immagini stimolanti per la fantasia, e una leggerezza da contrapporre alla chiusura e alla pesantezza a cui spesso la vita sociale ci costringe.
Lanciare un messaggio di speranza e far nascere un sorriso caldo negli occhi di chi partecipa è l’obbiettivo più importante che cerco di raggiungere con questa rappresentazione."


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