TreDonne: photogallery

 








TRE DONNE di Sylvia Plath
con Lea Gramsdorff Eleonora Giua Elena Pau 
Ennio Atzeni musiche e pianoforte Marco Nateri costumi 
Morning Players 2019 installazione site-specific di Simone Dulcis e Lea Gramsdorff 
assistente costumista Patrizia Etzi Il Teatro della Sartoria direzione tecnica Valentino Carcassi assistenza tecnica Lorenzo Perra una produzione La Fabbrica Illuminata ph Daniela Serpi


L’area archeologica di Sant’Eulalia palcoscenico d’eccezione per “Tre donne”

 

Sarà l’area archeologica di Sant’Eulalia a Cagliari lo scenario del debutto di “Tre donne”, spettacolo della Fabbrica Illuminata dall’omonimo poemetto a tre voci di Sylvia Plath. L’appuntamento è sabato 20 (alle 20.30) e domenica 21 maggio (in due repliche, alle 17 e alle 19), in chiusura della stagione di teatro da camera, organizzata dalla Fabbrica Illuminata con la direzione artistica di Elena Pau.


(ph. D. Serpi)


Sotto i riflettori del palcoscenico le attrici Eleonora Giua, Lea Gramsdorff ed Elena Pau: un’interpretazione sottolineata da un’ambientazione sonora e strumentale, intervallata da parti vocali, curata dal musicista Ennio Atzeni, anch’egli presente in scena al pianoforte. Lo spettacolo è impreziosito dai costumi del regista, scenografo e costumista Marco Nateri. Accompagna gli spettatori lungo la passerella che porta al pozzo seicentesco dell’area archeologica, introducendoli così allo spettacolo, Morning Prayers | 2019, installazione site-specific di Simone Dulcis e Lea Gramsdorff che evoca l’ambientazione del poemetto di Sylvia Plath.

Tre donne di Silvia Plath è un poemetto radiofonico trasmesso per la prima volta dalla BBC il 19 agosto del 1962. Nella composizione si intrecciano le voci di tre donne che non dialogano tra loro ma ognuna con la propria coscienza attraverso la tecnica narrativa del monologo.



Le tre donne sono ricoverate in un ospedale nel reparto maternità, dove fanno i conti con le paure e le aspettative che la gravidanza e l’imminente parto inevitabilmente portano con sé. Tre diversi destini, tre identità ben distinte, eppure legate dalla condizione dell’essere corpo e spirito al servizio della procreazione. Tre donne senza nome che sacrificano il proprio io al concepimento, visto come atto di genere.

L’autrice racconta la maternità da un angolo ottico non tradizionale, lontano dalle convenzioni sociali. Lo spazio fisico diventa l’epicentro di dolore e alienazione. Il corpo della donna acquisisce e poi perde le sue deformità. L’identità perduta verrà restituita dal personale medico, al momento delle dimissioni dalla clinica.


Prenotazione obbligatoria: 379/2537014 (solo WhatsApp) e lafabbricailluminata@gmail.com. Lo spettacolo è gratuito. Il biglietto per accedere all’area archeologia costa 4 euro.

Tre Donne di Sylvia Plath al sito archeologico di Sant'Eulalia


 TRE DONNE

Poemetto per tre voci di Sylvia Plath

con ELEONORA GIUA

LEA GRAMSDORFF

ELENA PAU

e ENNIO ATZENI, musiche e pianoforte


Marco Nateri, costumi


"Tre donne" di Sylvia Plath è un poemetto radiofonico trasmesso per la prima volta dalla BBC il 19 agosto del 1962. Nella composizione si intrecciano le voci di tre donne che non dialogano tra loro ma ognuna con la propria coscienza attraverso la tecnica narrativa del monologo.

Le tre donne sono ricoverate in un ospedale nel reparto maternità, dove fanno i conti con le paure e le aspettative che la gravidanza e l'imminente parto inevitabilmente portano con sé. Tre diversi destini, tre identità ben distinte, eppure legate dalla condizione dell'essere corpo e spirito al servizio della procreazione. Tre donne senza nome che sacrificano il proprio io al concepimento, visto come atto di genere.

L’autrice racconta la maternità da un angolo ottico non tradizionale, lontano dalle convenzioni sociali. Lo spazio fisico diventa l’epicentro di dolore e alienazione. Il corpo della donna acquisisce e poi perde le sue deformità. L’identità perduta verrà restituita dal personale medico, al momento delle dimissioni dalla clinica.

L’interpretazione delle attrici in scena, Eleonora Giua, Lea Gramsdorff e Elena Pau, è sottolineata da un'ambientazione sonora e strumentale intervallata da parti vocali, curata dal musicista Ennio Atzeni, anch’egli presente in scena.

Parallelamente sarà possibile visitare "Morning Prayers 2019", installazione site-specific di Simone Dulcis e Lea Gramsdorff.

SAB 20 MAGGIO | ORE 20.30
DOM 21 MAGGIO | ORE 19

SITO ARCHEOLOGICO DI SANT'EULALIA
Vicolo Collegio 2 - Cagliari




Lea Gramsdorff interpreta Sylvia Plath per La Fabbrica Illuminata

Nell'ambito della rassegna di “Teatro da Camera” organizzata dall’Associazione culturale La Fabbrica Illuminata, che nel ricco cartellone di questa stagione annovera undici produzioni teatrali che da febbraio a maggio animeranno il panorama culturale di Cagliari, con una contaminazione di generi e linguaggi che mira a coinvolgere il pubblico attraverso registri drammaturgici differenti.


Grande novità del 2023, gli appuntamenti della rassegna sono dislocati in tre sedi diverse, nell’ottica di creare una sinergia che arricchisca il tessuto culturale cittadino e promuova un’originale fruizione dei contenuti: la sala di teatro da camera de La Fabbrica illuminata, il sito archeologico di Sant’Eulalia e la Cripta del Santo Sepolcro.

Proprio in questi siti, importante patrimonio storico della città, si svolgeranno gli appuntamenti della sezione “La storia non si cancella” dedicati alla Giornata della Memoria, e quelli dedicati al ricordo del genocidio armeno.


Il sito archeologico di Sant’Eulalia impreziosirà due tra i numerosi appuntamenti a firma femminile della rassegna, dedicati alla lettura scenica tratta dal libro di Rossana Copez “Benedetta Judikissa di Cagliari”, in cui si tratteggia la prima donna “giudicessa” della storia sarda, e al poemetto “Tre donne” di Sylvia Plath, che vedrà in scena, Eleonora Giua, Lea Gramsdorff ed Elena Pau, insieme al musicista Ennio Atzeni, con i costumi di Marco Nateri (20 e 21 maggio)

Non manca, nella rassegna, il teatro varietà, che dona un tocco di leggerezza al primo weekend di primavera dell’anno: il 25 marzo va in scena lo spettacolo “Chicchi di riso” di e con Marta Proietti Orzella, accompagnata alla chitarra da Luca Pauselli; il 26 marzo Daniele Monachella e Carlo Valle raccontano di Guglielmo Scuotelapera – William Shakespeare – alle prese con il suo analista, nello spettacolo da loro ideato “Era L’allodola? Da un dubbio…”, prodotto da MAB Teatro.

Chiudono il programma di via Falzarego, il 22 e il 23 aprile, due nuove produzioni de La Fabbrica Illuminata, che vedono Manuela Perria interpretare “La sua grande occasione”, monologo tratto da Alan Bennett, e “La parrucca”, spettacolo scritto da Natalia Ginzburg.



source: lafabbricailluminata.org