Lea Gramsdorff firma la regia di "La III Onda"

Abaco Teatro presenta
LA III ONDA
resoconto di una lezione di storia andata oltre

adattamento e regia  Lea Karen Gramsdorff

domenica 1 giugno ore 21
Teatro Casa della Cultura
Via Giulio Cesare, 37 - Monserrato



con Tiziano Polese, Rosalba Piras
e con Maria Francesca Autuori, Manuela Curtis, Marzia Faedda, Vala Farci, Maria Giardina, Alberto Marcello, Mattia Murgia, Nadia Murgia, Michele Muscas, Federico Niederegger, Francesco Ottonello, Laura Pergola.




(ph Giorgio Russo)
“Com’è possibile che l’essere umano sia capace di cose del genere?” domanda una delle allieve alla fine della lezione di storia sull’autocrazia.
Come nasce una dittatura? Cosa accade alla coscienza dell’uomo, al libero arbitrio, alla capacità di distinguere il bene dal male? E la storia davvero insegna? Siamo o non siamo responsabili di quello che accade all’interno di una società o di un “gruppo” di cui facciamo parte?
Queste le domande che porrà lo spettacolo La III Onda, nuova produzione di Abaco Teatro, in collaborazione con la Abaco Art Academy di Monserrato, per la regia di Lea Karen Gramsdorff che firma anche l'adattamento.



(ph Giorgio Russo)
La III Onda porta in prima assoluta sulla scena un fatto realmente accaduto nel 1967.
Ron Jones, un insegnante di storia di una High School in California, decise di fare un esperimento con la sua classe. Senza che i suoi allievi ne avessero coscienza, adoperò delle tecniche di comunicazione e manipolazione di massa proprie dei regimi totalitari durante le lezioni sull’autocrazia. Col pretesto di un gioco impose nella sua classe la disciplina, con la potenza della retorica suggerì uno spirito nuovo, di squadra, di comunità. Nell’arco di sei giorni creò il movimento “la Terza Onda”, che proprio come un’onda investì l’intera scuola. Gli studenti, esaltati ed abbagliati, si erano trasformati in giovani gregari fanatici, escludendo e ghettizzando chiunque non volesse farne parte. L’esperimento era riuscito: il professore aveva dimostrato ai ragazzi che trovarsi dalla “parte sbagliata” è questione di attimi, e che nessuno è immune al fascino del potere, del male, dell’autocrazia. Tuttavia la scoperta di aver fatto parte di un esperimento per molti ragazzi, soprattutto per i più fragili, per coloro che avevano vissuto all’interno della Terza Onda una propria “rinascita” sociale, fu uno choc.

Lo spettacolo, ambientato ai giorni nostri, è costruito ad hoc attorno ad un ensemble di 12 giovani attori, che si confrontano sul palco con due professionisti, Tiziano Polese nel ruolo del professore e Rosalba Piras in quello della moglie Sara. L’adattamento di Lea Gramsdorff volutamente non consegna risposte né giudizi di natura politica o umana. La vocazione è quella di consegnare domande su due grandi temi: colpa e responsabilità rispetto alla storia passata, a quella che scriviamo ogni giorno, ma anche rispetto alle storie umane che ci circondano.

(ph Giorgio Russo)
La scenografia, firmata da Simone Dulcis, artista con esperienza internazionale, vuole essere un tributo, un omaggio al “Holocaust-Mahnmal” di Berlino (il cosiddetto Memoriale della Shoah), progettato da Peter Eisenman.

Per ricordarsi di non dimenticare.



scenografia: Simone Dulcis
musiche a cura di: Simone Dulcis
luci: Pierpaolo Frigau
foto: Stefano Fanni

si ringraziano:  
Andrea Meloni, Nardino Ninniri, Marco Asunis, Comune di Monserrato, Teatro Olata.