Anteprima di 'Medea. Storia di un divorzio'

Quello che si svolge nell'arco di una giornata a Corinto è nulla più che un tradimento, una faccenda di letto. Un divorzio. Tra rigurgiti di rabbia, rinfacci, patteggiamenti e vendette, false promesse e ricatti, i figli sono testimoni muti e attoniti, ridotti ad ostaggi e merce di scambio. 
I primi venti minuti di “Medea - storia di un divorzio”, in attesa della realizzazione della messa in scena completa, sono tratti dalla tragedia di Euripide. La messa in scena punta a dare rilievo alla contemporaneità e alla drammatica universalità di questo grandissimo classico. Mentre il testo tende a restare il più fedele possibile all’originale, l’ambientazione da un cortile di Corinto si sposta all’interno di un salotto borghese di una città di provincia, nel quale si svolge l’intero dramma della straniera tradita e poi mandata in esilio per non creare "imbarazzo" alle famiglie. 
Il coro, interpretato da 10 giovani attori, rappresenta ancora la voce della coscienza collettiva e dell’opinione pubblica, mentre una tessitura di musiche e suoni accompagna lo spettatore nello smarrimento psicologico che avvolge la protagonista.




sabato 3 ottobre - ore 17 
Area Rollone (Parco di Molentargius) - Cagliari

Performance Personaggi Mediterranei  
Medea. Storia di un divorzio 
di Lea Karen Gramsdorff  

Medea: Lea Karen Gramsdorff 
Creonte / Giasone: Simeone Latini
Coro: Marzia Faedda, Vala Farci, Maria Giardina, Alberto Marcello, Michele Muscas, Nadia Murgia, Caterina Pili, Giacomo Tocco
Progetto scenico e sonoro: Simone Dulcis



Prima edizione del “Cagliari Performing Art Festival”


C’è una storia “scritta col sale” intorno a Cagliari. La storia del sito è legata alle Saline che hanno plasmato il paesaggio dell’area orientale della città. Dalla nascita del Parco i cittadini hanno cominciato a riappropriarsi dell’area a piedi, in bicicletta, canoa, attraverso visite guidate, battelli e bus elettrici, per una fruizione di tipo sportivo e naturalistico. 
Il Festival si propone di reinterpretare i luoghi del Parco ripensandoli uniti a una città che cresce “per forme” diverse, anche attraverso l'arte e la bellezza, mediante l’interdisciplinarietà delle performance e delle altre proposte culturali, favorendo la conoscenza e le relazioni tra gli artisti, il territorio e la comunità, e costruendo quindi un progetto corale d'interesse comune. 
Il Teatro delle Saline, l’Edificio dei Sali scelti, l’area del Rollone, l’ex Ricovero dei Forzati, saranno alcuni degli spazi del festival, che si svolgerà nel periodo dal 2 all’11 ottobre 2015 con le seguenti azioni: Laboratori, Performance di teatro / musica / danza / arti visive, Iniziative d’arte popolare. 
L’idea che sta alla base dell’iniziativa è quella di reinterpretare i luoghi del Parco Regionale di Molentargius, proponendoli per la prima volta ai visitatori, come grande palcoscenico di iniziative culturali, attraverso un programma di performance, sperimentazioni artistiche, spettacoli teatrali, mostre, proiezioni, momenti musicali, laboratori e occasioni di riflessione, anche tramite residenze artistiche. Questa visione multidisciplinare e contemporanea verrà immersa in un sito caratterizzato da unicità ambientale e peculiarità storiche ben definite e profondamente legate anche alla storia più antica della città.
A ciò si aggiunge che le performance saranno realizzate in modo totalmente rispettoso dell’ambiente con una particolare attenzione all’eco-sostenibilità.
Altro momento importante saranno gli Incontri sulle esperienze di recupero economico e culturale delle saline storiche, con rappresentanti delle più importanti Saline italiane. Il tutto sarà arricchito da: Itinerari guidati Percorsi a cura del Circolo Legambiente; filmati storici e presentazione di studi sulla storia del Parco di Molentargius e le Saline; visite guidate utilizzando i mezzi elettrici dell’Ente Parco (bus e battelli); Feste popolari tese a creare nuove idee di “vivere il Parco”; un concorso fotografico sul festival e sul parco con premiazione finale.