Lo Spazio P, nella sua nuova sede di via Napoli, ospita la seconda personale di Lea Gramsdorff che, dopo aver investigato l’urbanità marginale della vita contemporanea, presenta una raccolta di Casi e isolati (come suggerisce il titolo), nella quale si sgranano visioni e frammenti di una socialità difficile e leggera, claustrofobica e libera.
L’opera di Gramsdorff si sviluppa sul piano orizzontale, salta da una tela all’altra come incapace di rimanere limitata ai confini del quadro e approda a una raccolta “non gerarchica” della società contemporanea fatta di cuori d’ex voto, finestre aperte di solitudini e vicinato, isole di reclusione, commensali senza volto rigonfi nell’orgoglio della cravatta d’ordinanza, madonne fumatrici. Casi
d’uomini e spazi, luoghi noti, scene di ordinaria cattività, isolamento e abitudine cui tutti noi siamo assuefatti ma che ci pare di saper ri-conoscere solo nell’istante in cui li frughiamo nelle tele.
d’uomini e spazi, luoghi noti, scene di ordinaria cattività, isolamento e abitudine cui tutti noi siamo assuefatti ma che ci pare di saper ri-conoscere solo nell’istante in cui li frughiamo nelle tele.
Lea Gramsdorff, attrice e pittrice, è nata a Milano nel 1974, vive tra Cagliari, Roma e Berlino ed è alla sua seconda personale in Sardegna.
La cena dei rappresentanti |