Diario di Matilde Manzoni



di Marco Catola
(cinemainvisibile.it)



Lino Capolicchio, dopo l'esordio di Pugili (1995), torna dietro la macchina da presa e sceglie di raccontare la storia delle sorelle Manzoni, Vittoria e Matilde, e del loro rapporto con il mitico e inarrivabile padre, Alessandro.

Liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Cesare Garboli e dal racconto di Natalia Ginzburg, "La famiglia Manzoni", Diario di Matilde Manzoni è un film coraggioso e controcorrente che in un'epoca di monopolio digitale e di fast-food dei sentimenti si erge ad anacronistico paladino di un cinema d'altri tempi che nessuno fa più (e che forse nessuno vede più). Pochi movimenti di macchina, estremo rigore e tanto sentimento. Un cinema di facce,

Diario di Matilde Manzoni

(ph. L. Baldini)

di Calogero Messina
(www.stradanove.net)

Decidere di raccontare oggi la storia della giovane Matilde Manzoni (l'ultima dei nove figli del grande scrittore del Romanticismo italiano Alessandro Manzoni, e da lui totalmente ignorata e bistrattata) è un rischio ed un' impresa coraggiosa, soprattutto se non si vuole seguire il percorso di una puerile fiction televisiva o se si sceglie di non rimanere ancorati a tematiche e spunti che fanno la fortuna di tanti reality show o programmi di ricongiungimenti e postini vari che imperversano sui nostri piccoli schermi. Ma per fortuna un soggetto del genere è capitato nelle mani dell'attore/regista Lino Capolicchio, che è riuscito a costruire con Diario di Matilde