"Sicuramente è un grandissimo privilegio, perché il luogo è incantevole, la generosità degli spazi già di per sé invoglia a creare, a produrre, a mettersi in discussione e a condividere. Quello che in assoluto mi piace di più del progetto è che parla di vita, è un progetto molto vitale."
Dovrete aver a che fare col pubblico, che sarà presente e vi vedrà lavorare in diretta.
"Esatto, questa cosa sarà ovviamente complessa, perché fa parte del processo creativo anche l'errore, per esempio, che di solito è l'elemento nascosto. È un po' come invitare il pubblico a una prova aperta: tutto quello che di solito è nascosto, è sommerso, è segreto, in questo caso viene donato e messo in scena."