L’indicibile crudeltà dell’uomo sull’uomo e le radici dell’odio sono al centro de “Il sacco umano” – inedito spettacolo del Teatro Laboratorio Alkestis con drammaturgia e regia di Lea Karen Gramsdorff, interpretato da Roberto Pettinau con Filippo Salaris e con la partecipazione di Sabrina Mascia, e impreziosito dalle scenografie e dalla colonna sonora di Simone Dulcis – che debutterà giovedì 25 e venerdì 26 gennaio a Quartu Sant’Elena.
Dopo “La III Onda” sulla pericolosa seduzione del nazionalsocialismo, la regista e drammaturga s’interroga sull’assurdità e sull’orrore della guerra e sulle ambiguità della storia ispirandosi alle parole di filosofi come Hannah Arendt e scrittori come Primo Levi, per raccontare una verità senza pregiudizi, in un viaggio nella mente e nel cuore umano – al di là del bene e del male.
“Il sacco umano” racconta l’incontro inatteso fra due personaggi – Luciano Adorni detto “il Luccio” e uno sconosciuto che come lui ha trovato rifugio in un edificio scolastico abbandonato: in Italia nell’estate del 1943, alla vigilia della guerra civile, in un clima di grande tensione per il soldato della milizia – come per chi si nasconde dentro un’aula potrebbe essere davvero un